Tolstoi, Lev / Escritor
"Guerra e pace" è ancora uno dei libri più amati della letteratura occidentale: forse perché con la ricchezza del suo intreccio soddisfa la nostra sete di storie, o perché ci propone personaggi talmente vivi e attendibili che tendiamo a pensarli come uomini e donne reali. O perché qui Tolstoj riesce a realizzare quello che in una lettera definisce come «il fine dell’artista»: «fare amare la vita in tutte le sue infinite, inesauribili manifestazioni». O perché ci affascina con la sua ostinata ricerca della verità , applicata sia all’analisi psicologica sia alla descrizione dei comportamenti sociali, sia all’indagine di quell’«infinito labirinto di nessi» che è per lui il tessuto della storia. Una ricerca che spesso si avvale anche dell’umorismo, e che non teme le contraddizioni. Così in "Guerra e pace" la potente denuncia degli orrori e dell’insensatezza della guerra non esclude la descrizione della bellezza di un campo di battaglia, e nel resoconto di una battuta di caccia c’è posto per la felicità di chi avvista il lupo e per i «pensieri» dell’animale braccato.